Apparentemente siamo tutti molto preoccupati della nostra salute, specialmente quando viene a mancare! In molti casi la sua assenza non è un evento improvviso che si materializza dal nulla, si tratta di un lento, non consapevole inesorabile processo di accumulo. Nel momento in cui il sistema è saturo, crolla. Prima che questo accada il nostro corpo sicuramente ci inviato moltissimi avvertimenti; quasi sempre inascoltati.
Chi conosce il sistema Macrobiotico ha sicuramente sentito parlare di i "Sette livelli di salute". Una piccola mappa ricca di buon senso, che permette di ascoltarci e capire quale direzione stiamo andando. Non dimentichiamo che la salute si può considerare in primis, come recita il solito ritornello dell’ O.M.S,"Non solo come assenza di malattia ma anche, come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia e di infermità". Il proposito è ambizioso e l’aspirazione legittima.
1 Non affaticarsi oltre misura.
Per stare bene ed essere sani non bisogna affaticarsi oltre misura. Il lavoro non deve superare i limiti posti dalla natura. Ricordiamoci che una candela che brucia entrambi i lati dura metà tempo, non dobbiamo esaurire le nostre forze. Pare che in occidente la maggior causa di malattia sia l’impegno sconsiderato in attività lavorative. Il Neijing un classico della medicina Cinese insegna:
"I cinque sforzi che sono dannosi al corpo sono:
il prolungato uso degli occhi danneggia il sangue; restare sdraiati e riposare troppo a lungo danneggia l’apparato respiratorio;
restare seduti troppo tempo danneggia la carne; restare in piedi troppo tempo danneggia le ossa; camminare troppo tempo danneggia i muscoli.
Ciò spiega i cinque sforzi che danneggiano l’uomo"
2 Non perdere mai l’appetito.
Questo punto sembra facile, ma non lo è.
Il giusto appetito non è ne troppo ne troppo poco, riguarda anche saper scegliere i cibi giusti per noi, il che implica, ancora una volta, ascolto e conoscenza di sé stessi e un buon rapporto con la natura, la quale con le stagioni ci indica il cibo più opportuno per ogni momento dell’anno. Naturalmente il cibo per nutrire la nostra esistenza non è solo quello usiamo introdurre nello stomaco.
3 Dormire bene.
Dormire bene significa dormire profondamente, e per un tempo sufficientemente lungo. Il sonno sano è il risultato di una attività fisica e mentale altrettanto sana. Non dimentichiamo che per la visione energetica estremo orientale, il sonno e la veglia rappresentano uno dei tanti movimenti tra lo yin e lo yang, il riposo e l’attività. Se i due poli si alternano con regolarità ed equilibrio non ci sono problemi.
4 Avere buona memoria.
Sempre energicamente, il sistema nervoso centrale è sostenuto dall’energia dell’elemento acqua che a sua volta è retta dal rene, il quale è portatore della nostra essenza vitale.
Avere buona memoria è uno degli indicatori del nostro livello di energia vitale di base. Se inizia vacillare è tempo di riposare per ricaricare le batterie-
5 Non perdere mai la calma.
Perlomeno perderla il meno possibile. #Michio Kushi, racconta che nei paesi dell’estremo oriente l’ideogramma della collera rappresenta dalla mente di uno schiavo oppure, come una malformazione del fegato (per la medicina cinese la collera è collegata al disequilibrio dell’energia del fegato). Il giusto rapporto con l’ordine delle cose ci preserva dal cadere troppo facilmente nella rabbia.
6 Essere sempre allegri e ben disposti.
7 Essere sempre grati a tutto e tutti.
Sempre più difficile! In breve, queste ultimi due elementi sono il riflesso di una reale flessibilità e capacità di adattamento.
La realtà della nostra mente e di ciò che ci circonda sono per loro natura instabili.
Possiamo fare qualcosa per la mente, renderla più flessibile. Non dimentichiamo che un corpo flessibile facilita anche la flessibilità della mente, allo stesso tempo la base deve essere stabile. Ciò che facciamo, che pensiamo, che mangiamo; in breve lo stile di vita- ci aiuta a mantenere una condizione in linea con l’ordine dell’universo. Per chiarezza segue una metafora poetica.
"Sii come il bambù.
Fuori è duro e compatto,
dentro è morbido è cavo.
Le sue radici sono saldamente confitte nel terreno
e s’intrecciano con quelle di altre piante
per rafforzarsi e sorreggersi a vicenda.
Lo stelo si lascia investire liberamente dal vento,
e lungi dal resistergli si piega.
i
Ciò che si piega è molto più difficile a spezzarsi."
Per quanto riguarda l’essere grati, la storiella che segue può aiutare a capire come volte valga la pena tenere un atteggiamento prevalentemente positivo. Non si può mai sapere come si può configurare una catena di eventi.
Narra Huai Nan Zi:
Un vecchio perse il suo cavallo.
I suoi amici lo confortarono.
Il vecchio disse: "chi può dire se sia una fortuna o una sfortuna?".
Alcuni mesi dopo il suo cavallo tornò portando una mandria di cavalli selvatici.
I suoi amici si congratularono con lui.
Egli disse: "chi può dire se sia una fortuna o una sfortuna?".
Egli prosperò grazie a quel gran numero di cavalli di pregio.
Suo figlio amava cavalcarli, ma un giorno cadde da cavallo e si fratturò il bacino.
I suoi amici lo confortarono.
Il vecchio uomo disse: "chi può dire se sia una fortuna o una sfortuna?".
Un anno dopo truppe straniere invasero i confini.
Molti uomini giovani, abili e forti morirono nei combattimenti.
Suo figlio invece si salvò perché era claudicante."
Massimo Policardi
Operatore Shiatsu
Iscritto al Registro Italiano Operatori Shiatsu al N.1098
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